R & D

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OTTIMIZZAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO E CONTROLLO QUALITÀ

Al fine di ottimizzare qualunque processo produttivo partendo dal prodotto è necessario passare attraverso una prima fase di ricerca che comporta la raccolta di un volume sufficiente di dati, seguita da un’adeguata rielaborazione degli stessi.
La raccolta dati inoltre deve essere la più semplice ed agile possibile, ma soprattutto deve essere innocua per la struttura analizzata. Infatti prelevare dei campioni da analizzare, danneggiando la struttura stessa (carotaggi), non permette di monitorare aree sufficientemente estese a discapito della completezza del quadro analitico.
L’insieme dei dati raccolti è costituito da una serie di spettri ultrasonori raccolti in data base organizzati ad hoc. In pratica si ha la radiografia dell’oggetto al momento della sua realizzazione, congelando tutte le informazioni che servono a stabilire la qualità del prodotto e, nel caso di analisi di manufatti nuovi, del processo produttivo per deduzione.
I passi relativi alla raccolta dati si articolano nel seguente modo:

  1. Taratura della strumentazione tramite campioni di taratura oppure sull’oggetto stesso.
  2. Definizione della griglia di rilevamento punti in base alle geometrie, alla tecnica di costruzione, alle sollecitazioni subite e, non ultimo, all’obbiettivo dell’analisi.
  3. Raccolta degli spettri ultrasonori della struttura nei punti definiti dalla griglia.
  4. Analisi degli spettri stessi

La fase di raccolta dati è seguita dall’analisi e dello studio degli stessi. Nell’arco di pochi giorni è possibile ottenere gli importanti risultati sotto elencati, garantendo quindi la possibilità di rimediare tempestivamente ad errori di costruzione o intervenire nel caso di anomalie generate dall’uso.

  • Qualità del prodotto.
  • Mappatura, tipologia ed estensione dei difetti eventuali.
  • Ipotesi delle cause dei difetti.
  • Problemi nel processo produttivo.

Per proseguire nella ricerca del processo produttivo ideale è necessario effettuare una serie di analisi nel tempo, andando a verificare il comportamento della struttura composita in seguito all’esercizio ma soprattutto in seguito ad eventi che definiamo “straordinari” o accidentali cioè incidenti quali incagli, colpi o situazioni meteorologiche particolari.
Forti del primo data base “post-produzione” è possibile in qualunque momento verificare, senza effettuare danno alcuno alla struttura, se nel frattempo sono intercorsi dei cambiamenti nei materiali e nelle strutture, fornendo una volta di più delle informazioni determinanti nella ricerca della qualità e del miglior processo produttivo.

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