VolvoOceanRace: Stefano Beltrando (QI Composites), il “medico” dei Volvo 70

VolvoOceanRace: Stefano Beltrando (QI Composites), il “medico” dei Volvo 70

09.02.2012 – Farevela.net – di Tognozzi
 
Sanya, Cina- Durante la tappa di Sanya, i sei Volvo 70 sono in questi giorni oggetto delle attente cure degli shore team. Le sollecitazioni a cui sono sottoposte queste potentissime macchine da regata oceanica comporta, infatti, una continua sorveglianza per garantirne l’integrità. Il miglior “dottore” dei Volvo 70 è un apprezzato strutturista piemontese di 36 anni, Stefano Beltrando, che con la sua QI Composites è considerato il miglior specialista sull’integrità strutturale dei materiali compositi e hi-tech applicati alla vela. QI Composites, partner tra l’altro di Farevelanet, è quindi in questi giorni a Sanya per verificare con l’utilizzo di ultrasuoni la presenza di micro-delaminazioni che potrebbero compremettere l’integrità strutturale dell’insieme con successive sollecitazioni.
“Il punto principale di questa regata”, spiega Beltrando, “è che bisogna essere capaci di portare la barca alla tappa successiva. Per vincere una regata devi essere in grado di navigare il più veloce possibile senza danni, così che trovare i piccoli difetti e fissarli è una priorità per vincere, in modo da evitare avarie davvero grandi in seguito”.
E ancora: “Queste barche non hanno protezioni eccessive o materiali extra, sono molto leggere, la sfida è proprio quella di trovare i piccoli difetti prima che diventino grandi problemi”.
E come funziona questo “sonar”? “In sostanza”, spiega Beltrando, “cerchiamo “aria” nelle strutture, se sono integre sono anche piene e quindi gli ultrasuoni hanno un segnale diverso. È un po’ come un’ecografia medica a una persona. In fondo è come in un castello di carte, se ne togli anche una sola crolla tutto il sistema… Una piccolissima delaminazione può compromettere alla lunga l’integrità di tutta una struttura..”.
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